Sono Ileana e oggi sono una Dietista, ma sono stata una bambina che non mangiava volentieri quasi niente prima, e un’adolescente che non voleva mangiare quasi niente dopo. Per anni tutto questo mi è stato di ostacolo, finché ho capito che il mio vissuto e il mio dolore poteva diventare una risorsa, non solo per me.
Con questa consapevolezza e sensibilità accompagno persone, famiglie e bambini alla ricerca di un proprio equilibrio alimentare costruendo, insieme, il percorso più adeguato.
Sono Ileana e oggi sono una Dietista, ma sono stata una bambina che non mangiava volentieri quasi niente prima, e un’adolescente che non voleva mangiare quasi niente dopo.
Per anni tutto questo mi è stato di ostacolo, finché ho capito che il mio vissuto e il mio dolore poteva diventare una risorsa, non solo per me.
Con questa consapevolezza e sensibilità accompagno persone, famiglie e bambini alla ricerca di un proprio equilibrio alimentare costruendo, insieme, il percorso più adeguato.
Una partenza in salita
Quando ero piccola i cibi che accettavo di mangiare dovevano essere preferibilmente gialli, morbidi, dolci o cucinati dalla nonna e il momento dei pasti non sempre era così sereno. Anche mangiare in mensa, ai compleanni dei miei amichetti o al campo estivo mi dava qualche preoccupazione.
Da adolescente poi non volevo mangiare quasi niente. O meglio: non avrei voluto. Meno mangiavo e più mi sentivo forte, meritevole, adeguata.
Tutto quello che facevo lo facevo per dimagrire.
Pensavo che la qualità della mia vita sarebbe migliorata, che sarei stata più in salute, che mi sarei amata di più e magari sarei anche riuscita a sentirmi finalmente felice.
Ma tutto quel controllo non durò per molto e presto le mie giornate iniziarono a ruotare interamente intorno al cibo.
Riempi e svuota. Riempi e svuota.
Come un palloncino di plastica senza colore nelle mani di un bambino annoiato.
Quando sono riuscita a chiedere aiuto all’inizio è stato pure peggio: mi sembrava di essere stata buttata in mare senza aver mai conosciuto l’acqua.
La strada però era quella giusta e grazie ad un lungo e non sempre lineare percorso ho trovato la via per la risalita. Ad aspettarmi c’erano equilibrio, capacità di ascoltarmi e finalmente un po’ di serenità.
Era davvero tutto qui?
Sognavo un futuro nel campo dell’arte, ma una volta messo a fuoco il mio obiettivo non ho avuto paura a stabilire quest’inversione di rotta e ad attraversare tutto ciò che ho trovato nel mezzo.
Conseguire la Laurea per me è stato un traguardo importante: ce l’avevo fatta! Ero riuscita a sostenere i ritmi richiesti e ad affrontare me stessa! Anche se qualche volta questo aveva significato sentirmi un pesce fuor d’acqua.
Con entusiasmo avvio senza perdere tempo la libera professione ed inizio a collaborare con studi medici e palestre, con aziende di ristorazione scolastica, conseguo anche il primo master.
Eppure, inaspettatamente, sentivo l’insoddisfazione crescere dentro di me. Era davvero tutto qui? Come era possibile?
Disillusa decido di prendere una pausa… Avevo necessità di capire chi voler essere “da grande”.
Tanto inaspettato quanto desiderato
Proprio in questo momento, per me il più buio di sempre, scopro che avrei dovuto far spazio a qualcuno in più nella mia vita: dentro di me, infatti, battevano all’unisono due cuori.
Gli ultimi giorni di un tiepido dicembre 2017 mi portano velocemente tra le braccia Jacopo, il mio dolcissimo terremoto dagli occhi blu. Ogni volta che il suo sguardo mi entra dentro sento il dovere di migliorarmi e di realizzare qualcosa di buono.
È così che mi rimetto a studiare, di notte, che scopro essere il tempo riservato alle mamme.
Ciò che desideravo più di tutto era capire come crescere mio figlio con un rapporto spontaneo e sereno verso il cibo. Cercavo disperatamente riferimenti per non ripetere la mia storia, per riuscire a preservare quella sua capacità intuitiva nel mangiare e nel fermarsi quando non ne ha più necessità, così innata nei bambini ma difficoltosa da recuperare una volta persa.
Capisco così che non volevo con il mio lavoro continuare ad aggiungere regole e forse anche giudizi morali nell’alimentazione di chi si affidava a me. In un mondo dominato dalla cultura della dieta, dal pregiudizio verso corpi non magri e dalla retorica del “se vuoi puoi” c’è – a mio avviso – bisogno di altro.
L’approccio intuitivo, affiancato ad un’educazione alimentare incentrata sull’ascolto dei propri bisogni, delle proprie necessità e dei propri limiti, può davvero diventare rivoluzionario e capace di non trascurare la cosa più importante: il tuo rapporto personale con il cibo.
Con queste riflessioni in mente ho deciso di ricominciare con un nuovo approccio e finalmente sento utile ciò che faccio.
In aprile 2020 ho anche trovato il coraggio di lanciare il mio progetto social “Mamma insegnami a mangiare”, in cui dedicarmi finalmente ai due temi che più mi appassionano e che sento più cari: l’alimentazione pediatrica e i disturbi del comportamento alimentare, che qui coniugo in una maniera personale.
Io non avrei potuto fare altrimenti, capisci?
Il mio percorso di studi in pillole:
Mi sono laureata in Dietistica nel 2014 presso l’Università degli Studi di Brescia. Ho poi conseguito un master annuale in Alimentazione e Dietetica Vegetariana nel 2015, presso l’Università Politecnica delle Marche e uno in Diagnosi e Trattamento dei Disturbi dell’Alimentazione con PerFormat-Scuola di Psicoterapia nel 2021.
Sentirmi in evoluzione per me è una necessità: studi e letture approfondite fanno parte della mia quotidianità, a cui affianco la ricerca e la frequentazione di seminari e corsi di aggiornamento. Tra i principali che ho frequentato, sia in modalità a distanza che in presenza, annovero approfondimenti dedicati alla salute della donna, alla gravidanza e allattamento, all’alimentazione complementare a richiesta, al microbioma dei bambini e alle necessità per diverse fasce d’età pediatrica erogati dalla SNS Scuola di Nutrizione Salernitana, ai quali si aggiungono aggiornamenti dedicati alle difficoltà alimentari nell’infanzia erogato dall’Associazione Colibrì presso Pisa e il corso residenziale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione dell’Associazione ADEPO presso Cava De Tirreni.
Attivare nel tempo collaborazioni con consultori dedicati alla cura dei disturbi dell’alimentazione, pediatri, psicologhe e altre figure sanitarie mi ha permesso di creare una rete di professionisti di fiducia con cui interfacciarmi.
CONTATTI:
Corso Martiri della Libertà n.40
– Montichiari (Bs) –
info@ileanagervasi.it
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